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Aggiotaggio: definizione, cos'è e come funziona

Definizione di aggiotaggio 

Che cos'è l'aggiotaggio e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per aggiotaggio s'intende generalmente un'attività speculativa illegale che consiste nel diffondere notizie false o tendenziose riguardo un titolo quotato in borsa o un altro similare strumento finanziario, in modo da ottenere un indebito vantaggio nei confronti della platea degli azionisti. L'etimologia del termine deriva dal francese agiotàge e dal termine italiano aggio, riferibili al fatto di prendere "vantaggio" da una specifica situazione.

Come funziona l'aggiotaggio

L'aggiotaggio è un reato definito dal codice civile (art. 2637) e penale (art. 501), che prevede la realizzazione di un  guadagno fraudolento ottenuto tramite rialzi o ribassi generati da attività illecita. Simili attività possono portare chi se ne rende colpevole ad accumulare patrimoni ingenti anche in brevissimi lassi di tempo, seppure a scapito della collettività.

Irap: definizione, cos'è e come si calcola

Definizione di IRAP
Che cos'è l'Irap e come si calcola? Scopriamolo insieme attraverso una definizione operativa. Per Irap s'intende generalmente l'imposta regionale sulle attività produttive. Si tratta di un tributo introdotto il 15 novembre 1977 e trasformato in imposta regionale nel 1998. L'Irap colpisce il fatturato prodotto da un soggetto economico, cioè il valore della produzione di un'impresa.

Come si calcola l'Irap
Essendo un tributo di natura regionale, le aliquote Irap sono diverse a seconda della residenza fiscale dell'impresa assoggettata. La sua natura la rende proporzionale al fatturato prodotto dall'impresa, mentre il 90% del gettito ottenuto resta alla Regione.
Tra i soggetti passivi dell'Irap troviamo società di capitale, enti pubblici e privati ma anche società personali. Infine restano assoggettate alcune tipologie di attività svolte da persone fisiche, che dimostrano di avere una stabile organizzazione sul territorio.

Tasi: definizione, cos'è e come si calcola

Definizione di Tasi
Che cos'è la tasi e come si calcola la TASI? Scopriamolo insieme attraverso una definizione operativa. Per Tasi s'intende generalmente la tassa sui servizi indivisibili, un tributo istituito con la legge di stabilità del 2013 e facente parte della IUC. Le risorse raccolte per mezzo della tasi sono destinate a finanziare i servizi offerti dal Comune di residenza ai cittadini, ad esempio l'illuminazione pubblica o la manutenzione delle strade.

Come si calcola la Tasi e come funziona
Per effettuare il calcolo della Tasi bisogna prima di tutto individuare la base imponibile, composta dalla rendita catastale del fabbricato assoggettato rivalutata del 5% e moltiplicata per 160. Fatta questa operazione, è possibile applicare le aliquote decise dal Comune. Le aliquote per i proprietari di prima casa non potranno comunque superare la misura del 3,3%, mentre la somma delle aliquote di Imu e tasi per i proprietari di seconde case non dovrà risultare superiore al 11,4%.
Agli inquilini potrà essere richiesto di pagare dal 10% al 30% di quanto spetta al proprietario, mentre chi ha intestato un immobile prima casa potrà usufruire di specifiche detrazioni qualora previste dal Comune di residenza.

Faq: trading in opzioni (option trading): ecco come funzionano le opzioni finanziarie


Frequently asked question su il trading in opzioni e le operazioni di copertura con le opzioni finanziarie

Siete interessati a capire come funzionano le opzioni finanziarie, ma non riuscite a trovare risposte semplici e allo stesso tempo esplicative? Il glossario di trading e finanza vi presenta una selezione dei principali quesiti riguardanti l'option trading.

Che cos'è un contratto di opzione?
Con questo termine ci si riferisce generalmente a un contratto tra due parti, che consente all'acquirente il diritto ma non l'obbligo di comprare o vendere ad un certo prezzo (chiamato strike price) un determinato quantitativo di sottostante (ovvero il bene o il titolo oggetto del contratto), entro una data specifica (expiration date).

Quali sono gli elementi di base delle opzioni?
Come abbiamo visto nella domanda precedente, gli elementi di base dei contratti di opzione sono il premio pagato per l'acquisto del contratto, lo strike price di esercizio, il sottostante e la data di scadenza dell'opzione.

Su quali sottostanti esistono opzioni finanziarie?
Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una forte crescita del mercato dei derivati; di conseguenza, sono sorte molte nuove tipologie di opzioni, in grado di coprire un numero di sottostanti molto elevato. A titoli di esempio, è possibile citare opzioni su azioni, su commodity, su tassi d'interesse e così via.

Che cos'è il moltiplicatore?
Il moltiplicatore rappresenta il numero di sottostante (per es. azioni) che ogni singolo contratto è in grado di controllare. Un'opzione su azione ACME con moltiplicatore 100 consente l'acquisto o la vendita di 100 titoli ACME.

Perché le opzioni garantiscono un effetto leva?
Proprio in virtù del moltiplicatore, le opzioni permettono al possessore di controllare una larga quantità del sottostante con  un piccolo esborso finanziario (relativo al pagamento del premio).

Quali sono le principali tipologie di opzioni?
Il mercato distingue principalmente tra opzioni call e opzioni put. Le prime consentono l'acquisto del sottostante, le seconde consentono la vendita. È possibile distinguere anche le opzioni in europee o americane. Al primo tipo corrispondono i contratti esercitabili solo a scadenza, mentre le opzioni americane possono essere esercitate in qualsiasi momento.

Cosa succede alla scadenza dell'opzione?
È possibile ipotizzare differenti scenari. Se l'opzione scade in the money o at the money è possibile esercitarla e farsi consegnare il sottostante. Al contrario, l'opzione out of the money scadrà senza valore. Per l'investitore questa possibilità significherà la perdita totale del premio.

In che modo è possibile utilizzare le opzioni?
Le opzioni finanziarie possono essere utilizzate con due finalità. La prima riguarda le operazioni di copertura. In questo caso specifico il loro impiego serve a cautelarsi contro rischi direzionali imprevisti del mercato. Nel secondo caso le opzioni permettono di agire in modo speculativo, attraverso l'acquisto e la vendita di opzione pure, ovvero senza che vi sia in appoggio il sottostante.

Faq: forex trading e domande frequenti

Frequently asked question sul Forex Trading

Siete interessati a capire come funziona il mercato delle valute, ma non riuscite a trovare risposte semplici e allo stesso tempo esplicative? Il glossario di trading e finanza vi presenta una selezione dei principali quesiti sul forex trading.

Che cos'è il Forex?
Prima di tutto, partiamo da una definizione di Forex. Con il termine si intende l'abbreviazione di Foreign Exchange. Si tratta del principato mercato mondiale deputato allo scambio di valute. Spesso viene abbreviato anche con le sigle: FX o currency market. È un mercato sovranazionale e decentralizzato, all'interno del quale operano grosse istituzioni così come imprese o privati.

Quali sono le principali caratteristiche del Forex?
Il Forex è un mercato molto utilizzato a livello di istituzioni centrali e imprese commerciali per lo scambio e il reperimento necessario ad assolvere gli scopi del commercio mondiale. D'altra parte, i trader speculativi amano il Forex perché possiede alcune caratteristiche uniche e peculiari:

- è un mercato sempre aperto che permette di operare 24/24 h;
- presenta volumi molto elevati, in grado di offrire vantaggi evidenti dal punto di vista della liquidità (a titolo di esempio, i gap sul mercato forex sono molto rari e comunque di dimensioni ridotte);
- consente un'elevata diversificazione geografica;
- permette di operare con leve anche molto elevate.

Come si opera sul mercato Forex?
L'accesso al mercato Forex è offerto ai trader privati tramite broker abilitati alle contrattazioni sulle valute. Negli ultimi tempi molti broker o intermediari tradizionali hanno offerto la possibilità di operare con il currency trading. In alternativa è possibile rivolgersi a broker specializzati, che hanno fatto del Forex il principale (e spesso unico) ambito operativo.

Come si studia il mercato del Forex?
Così come avviene per altre tipologie di asset finanziari, l'approccio al Forex è possibile attraverso due differenti metodologie interpretative: l'analisi tecnica e l'analisi fondamentale. Nel primo caso lo studio sarà mirato ad operazioni speculative di breve termine, nonché guidato da considerazioni statistiche derivanti dalle analisi dei prezzi avvenuti in passato.
L'analisi fondamentale, al contrario, si caratterizza per lo studio dei mercati sulla base di informazioni macroeconomie o microeconomiche. Si cercherà quindi di valutare la possibile evoluzione dei cross di valute in base all'andamento dell'economia e ad informazioni come le variazioni dei tassi delle valute decise dalle banche centrali.

Come si muovono le quotazioni del forex?
Le quotazioni del forex sono sempre indicate attraverso dei cross (in italiano degli incroci) di valute. I movimenti avvengono per punto, che vengono definiti con il termine tecnico PIP. Il Pip equivale ad 1/100 di una variazione percentuale dell'1%; questo perché le quotazioni dei cambi sono espresse con 4 numeri decimali (ad esempio non 1.34$ ma 1.3400$). I broker che offrono l'operatività sui cambi impostano solitamente i propri profili commissionali in PIP, ovvero indicando uno spread tra prezzo di acquisto e di vendita della valuta oggetto di contrattazione da parte del trader.

Come si leggono i cambi?
I cambi del Forex sono sempre rappresentati come CROSS o INCROCI di valute. Per la loro lettura è quindi utilizzato il termine "contro", ad esempio il cross €/$ deve essere letto come la quotazione dell'euro CONTRO il dollaro.

Quali sono i cross di valute più scambiati sul Forex?
I principali cross di valute scambiati sul forex sono l'EURO/DOLLARO, il DOLLARO YEN, la STERLINA/DOLLARO e il DOLLARO contro il FRANCO SVIZZERO.




Analisi fondamentale: definizione e significato

Definizione di analisi fondamentale

Che cos'è l'analisi fondamentale e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per analisi fondamentale s'intende generalmente un insieme di conoscenze teoriche utili a comprendere i mercati finanziari attraverso lo studio dei dati macroeconomici, microeconomici e finanziari.

Come funziona l'analisi fondamentale

L'analisi fondamentale tenta di calcolare il valore intrinseco di un asset o di un'azienda attraverso la raccolta e lo studio di dati o informazioni economiche e finanziarie. Nel caso di un titolo quotato sui mercati, è possibile analizzare informazioni quali il bilancio, gli indici e indicatori di performance (ad esempio ROI, ROE e cashflow), ma anche le opinioni degli analisti e le altre indicazioni riguardanti il settore in cui opera l'azienda.

Come si applica l'analisi fondamentale

Questi dati vengono raccolti, organizzati e processati a seconda di differenti metodologie interpretative, in modo da comprendere se il valore intrinseco del titolo è uguale, inferiore o superiore rispetto alla quotazione del titolo in borsa. Se il valore intrinseco risulterà superiore, allora si procederà con l'acquisto e il relativo accumulo in portafoglio. Viceversa, quando il valore intrinseco risulterà inferiore a quello di quotazione, il titolo andrà progressivamente eliminato dal proprio portafoglio. Si tratta di un corpus di conoscenze che viene sfruttato da trader e investitori abituati ad operare nel medio e lungo termine. Un esempio di strategia di trading basata sull'analisi fondamentale è il value investing utilizzato da Warren Buffet.

Falsi segnali: definizione e significato

Definizione di falsi segnali

Cosa sono i falsi segnali nell'analisi tecnica e come funzionano? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per falsi segnali s'intende delle rotture rialziste o ribassiste d'importanti supporti o resistenze, che non sono seguite da un'effettiva inversione di trend.

Come funzionano i falsi segnali

I falsi segnali rappresentano una delle insidie maggiori per i trader operativi, perché possono portare a prese di posizione o liquidazioni di posizione senza che il mercato dia successivi riscontri. Imparare a riconoscere e a evitare i falsi segnali rappresenta una delle principali sfide dei trader che adoperano l'analisi tecnica come strumento di comprensione dei mercati finanziari.