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Investment banking o banche d'investimento: definizione e significato

Definizione di investment banking

Che cos'è l'investiment banking (in italiano traducibile come settore delle banche d'investimento) e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per investment banking s'intende generalmente un istituto finanziario il cui scopo è fornire una gamma di servizi rivolti ad aziende e istituzioni, all'interno di due specifiche aree di intervento: quella dei finanziamenti alle imprese e quella dei servizi bancari d'impresa e di investimento.

Come funziona una banca d'investimento

Le banche d'investimento basano i propri servizi principalmente su consulenze di tipo legale, fiscale o puramente finanziarie, finalizzate al supporto di grandi operazioni finanziarie anche molto complesse. Un esempio pratico sono le fusioni o le acquisizioni di aziende.

L'investment banking ed il capital market

Una delle prerogative delle banche d'investimento è il capital markets, ovvero l'attività di amministrazione degli strumenti finanziari che sono stati emessi dai clienti della stessa banca. Si tratta di obbligazioni, azioni o derivati. Gli strumenti possono essere quotati sul mercato primario o secondario e necessitano di un istituto che segua e gestisca tutte le operazioni di supporto.

Finanza d'impatto o impact finance: definizione e significato

Definizione di finanza d'impatto

Che cos'è la finanza d'impatto (in inglese impact finance) e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con il termine investimento d'impatto ci si riferisce generalmente alla possibilità di avviare un'operazione in grado di generare un importante plusvalenza sociale o ambientale, oltre a quella di natura puramente economica - monetaria. La finanza d'impatto fa parte infatti del cosiddetto modello RSI (responsabilità sociale degli investimenti), finalizzato a produrre un impatto positivo degli investimenti per la comunità e l'ambiente in generale.

Come funziona la finanza d'impatto

Il termine "finanza d'impatto" è stato coniato per la prima volta nel 2007, anche se la pratica ha decenni di case history alle proprie spalle e viene considerata da molti come un'estensione della filantropia. Il presupposto alla base di questa pratica è il riconoscimento di un ruolo di responsabilità sociale da parte delle aziende e degli investitori.

Quali sono gli obiettivi della finanza d'impatto

La finanza d'impatto si pone l'obiettivo di influenzare positivamente la società coinvolgendo i tradizionali operatori di business in obiettivi che possano portare sinergie importanti nell'ambiente, superando il modello tradizionale di puro orientamento al guadagno. Chiaramente, i risultati conseguibili dipendono molto dal comparto, dal tipo di investitore o di azienda coinvolta e dal contesto operativo.

Contabilità mentale o mental accounting: definizione e significato

Contabilità mentale: definizione e significato

Che cos'è la contabilità mentale e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per contabilità mentale nel contesto economico (in lingua inglese mental accounting) s'intende generalmente una teoria riferibile all'economista americano Richard Thaler, con la quale si postula che le scelte compiute dalle persone siano mediate attraverso un sistema di conteggio psicologico innaturale, che porta a comportamenti incoerenti rispetto al modello microeconomico classico.

Come funziona la contabilità mentale

Secondo quanto suggerito da Thaler, le persone sarebbero condizionate dall'avversione alla perdita e dal cosiddetto framing, ovvero dalla dipendenza rispetto all'utilità contestuale. Questi elementi, riconducibili alla teoria dei prospetti e della decisione, renderebbero possibile spiegare perché spesso la teoria economica classica non riesce a spiegare i comportamenti irrazionali degli operatori.

Alcuni esempi di mental accounting nella vita quotidiana

Per fare un esempio pratico sul funzionamento di questa teoria, possiamo citare il cosiddetto endowment effect (o effetto dotazione), per il quale la valutazione di un bene cambia a seconda che lo si possieda o meno. Una persona che si trova a dover vendere qualcosa che possiede già farà quindi una valutazione di prezzo superiore ad una persona che deve invece acquistare qualcosa che non ha. Il bìas indica che attribuiamo un maggior peso alle perdite rispetto ad un guadagno dello stesso importo. Un altro esempio è il "sunk cost effect" o effetto dei costi sommersi. Secondo l'economia classica i costi riconducibili a scelte già effettuate e irreversibili non dovrebbero influenzare le scelte successive di investimento, ma nella pratica non è così. Contrariamente quindi alla logica puramente razionale, nel valutare un investimento, le persone considerano anche le risorse già utilizzate e non più monetizzabili. Il fenomeno sarebbe riconducibile alla paura di compiere degli sprechi e all'innata avversione alla perdita che ne consegue.

Economia di scala: definizione e significato

Definizione di economia di scala

Che cos'è un'economia di scala e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per economia di scala s'intende generalmente una relazione che esiste tra l'aumento della produzione di un bene e la contestuale discesa del costo necessario per realizzare ogni singolo prodotto. 

Come funzionano le economia di scala

Il meccanismo di funzionamento delle economia di scala prevede generalmente la crescita delle dimensioni degli impianti produttivi, in modo tale da poter abbassare il costo di produzione dei singoli prodotti. Altri metodi per ottenere l'obiettivo riguardano l'applicazione di strategie organizzative, oppure l'adozione di nuove tecnologie. Anche nei servizi è possibile conseguire economie di scala, perché allargando la base di clienti è possibile distribuire su un numero maggiore di persone i costi fissi necessari per la loro fornitura.

Le diseconomie di scala

Un concetto sul quale molti non si fermano a riflettere è la possibilità che si vengano a creare anche diseconomie di scala, ovvero situazioni nelle quali le aziende si trovano ad affrontare crescenti difficoltà per via dell'aumento repentino e incontrollato delle dimensioni delle imprese. È quindi importante sottolineare che al crescere dell'organizzazione non segue necessariamente ed automaticamente il vantaggio di poter beneficiare di costi di scala. Le economie di scala sono infatti sempre collegate con un processo migliorativo applicato consapevolmente dal management dell'azienda.

Finanza computazionale o ingegneria finanziaria: definizione e significato

Finanza computazionale
Definizione di finanza computazionale 

Che cos'è la finanza computazionale e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per finanza computazionale (conosciuta anche come ingegneria finanziaria) s'intende generalmente un insieme di tecniche quantitative finalizzate ad analizzare e comprendere il comportamento degli operatori di mercato sulla base di modelli statistici e matematici complessi.

La finanza computazionale, nota anche come finanza quantitativa o finanza algoritmica, è un campo interdisciplinare che combina finanza, matematica e informatica per analizzare i mercati finanziari e prendere decisioni di investimento basate su algoritmi e modelli quantitativi.

In sostanza, la finanza computazionale utilizza l'elaborazione e l'analisi dei dati finanziari mediante strumenti informatici avanzati, algoritmi e modelli matematici complessi per identificare tendenze, valutare il rischio, creare portafogli di investimento ottimali e sviluppare strategie di trading. Questo approccio si basa sulla teoria del calcolo finanziario, che cerca di utilizzare i dati storici e le previsioni future per prendere decisioni finanziarie razionali e informate.

Uso della finanza computazionale nel trading

L'uso della finanza computazionale è ampiamente diffuso in istituzioni finanziarie come banche, fondi di investimento e società di gestione patrimoniale. I professionisti della finanza computazionale sviluppano modelli statistici, algoritmi di trading automatizzati e utilizzano tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e il machine learning per analizzare i dati finanziari e prendere decisioni basate su segnali quantitativi.

L'obiettivo della finanza computazionale è quello di migliorare l'efficienza, l'accuratezza e la velocità delle decisioni finanziarie, riducendo l'impatto di fattori emotivi o soggettivi. Tuttavia, è importante sottolineare che l'aspetto umano e l'esperienza dei professionisti finanziari rimangono fondamentali per interpretare i risultati dei modelli quantitativi e prendere decisioni informate.

La finanza computazionale è quindi un campo in cui finanza, matematica e informatica si incontrano per analizzare i mercati finanziari e prendere decisioni di investimento basate su modelli e algoritmi quantitativi. Rappresenta un approccio avanzato che mira a migliorare la precisione e l'efficienza delle decisioni finanziarie.

Come funziona la finanza computazionale

Questa branca della finanza opera facendo ricorso a modelli matematici ed assegnando un valore di tipo numerico alle variabili quantitative presenti nel mercato, in modo da replicare a livello computazionale quanto avviene nella realtà. Bisogna comunque differenziare l'analisi puramente quantitativa dall'analisi tecnica (statistica) e da quella fondamentale (legata alle evidenze di bilancio).

Abbiamo visto che la finanza computazionale si basa sull'applicazione di algoritmi, modelli matematici e strumenti informatici per analizzare i dati finanziari e prendere decisioni di investimento. Ecco un'illustrazione di come funziona.

Raccolta dei dati. La prima fase consiste nella raccolta dei dati finanziari rilevanti. Questi dati possono includere prezzi delle azioni, tassi di interesse, dati macroeconomici, notizie finanziarie e altro ancora. I dati possono provenire da diverse fonti, come fornitori di dati finanziari, borse valori o altre piattaforme.

Preparazione dei dati. Una volta raccolti, i dati vengono elaborati e preparati per l'analisi. Ciò può comportare l'eliminazione di dati incompleti o errati, la normalizzazione dei dati per garantire coerenza e la creazione di serie storiche.

Analisi dei dati. In questa fase, vengono applicati modelli matematici, algoritmi e tecniche statistiche per analizzare i dati finanziari. Questo può includere analisi del rischio, analisi delle serie temporali, modelli di regressione, modelli di valutazione degli asset e altro ancora. L'obiettivo è identificare tendenze, correlazioni, pattern o anomalie nei dati che possono fornire informazioni utili per prendere decisioni di investimento.

Sviluppo di strategie di investimento. Sulla base dei risultati dell'analisi dei dati, vengono sviluppate strategie di investimento. Queste strategie possono includere l'allocazione del portafoglio, il trading automatizzato, l'ottimizzazione del rischio e altre tecniche. Le strategie vengono testate utilizzando dati storici o attraverso simulazioni per valutare la loro efficacia e le performance passate.

Implementazione e monitoraggio. Una volta sviluppate, le strategie vengono implementate nel processo decisionale finanziario. Possono essere eseguite in modo manuale o automatizzato, utilizzando sistemi di trading o algoritmi. È importante monitorare costantemente le performance delle strategie e apportare eventuali aggiustamenti in base all'evoluzione dei mercati finanziari e ai risultati ottenuti.

Valutazione e revisione. Periodicamente, le strategie di finanza computazionale vengono valutate e riviste per assicurarsi che siano allineate agli obiettivi finanziari e che tengano conto dei cambiamenti nelle condizioni di mercato o degli scenari economici. Questa fase di valutazione e revisione continua è essenziale per adattarsi ai cambiamenti e per migliorare continuamente le strategie di investimento.

La finanza computazionale si basa sull'utilizzo di algoritmi, modelli matematici e analisi dei dati per prendere decisioni finanziarie basate su segnali quantitativi e obiettivi prestabiliti. Ma è importante sottolineare che l'esperienza degli operatori finanziari e la comprensione del contesto sono ancora fondamentali per interpretare correttamente i risultati ottenuti dalla finanza computazionale e prendere decisioni informate.

La diffusione del trading computazionale

Il trading computazionale fa riferimento allo sviluppo di specifici algoritmi ed è sempre più diffuso negli scambi borsistici. Rappresenta infatti un metodo di investimento legato alle scienze matematiche ed alla teoria dei numeri, a cui accedere tramite sofisticati programmi e software. 

Un tipico esempio dell'influenza di questa disciplina nei mercati finanziari moderni è data dagli algoritmi utilizzati nell'invstment banking, che consentono di mixare diversi strumenti finanziari per offrire un pacchetto d'investimento su misura del profilo di rischio e delle attese di rendimento dei diversi clienti.

Fallacia dello scommettitore negli investimenti: definizione e significato

Definizione di fallacia dello scommettitore

Che cos'è la fallacia dello scommettitore e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con questo termine s'intende generalmente un errore logico o bìas mentale che porta a convincersi di poter vedere necessariamente replicarsi in futuro gli eventi che si sono verificati nel passato.

Come funziona la fallacia dello scommettitore negli investimenti

Questo bìas porta molti investitori a pensare che gli avvenimenti passati debbano necessariamente ripetersi allo stesso modo o comunque con modalità molto simili nel futuro, pertanto seguendo questa convinzione si effettuano investimenti partendo da una convinzione errata. Nella pratica, l'andamento futuro dei prezzi di un titolo è slegato da come si è evoluto il grafico nel periodo passato.

Un esempio della fallacia dello scommettitore negli investimenti

Per spiegare con un esempio questa trappola mentale basti pensare ad una particolare formazione di prezzi che si ripete nel corso dei sei mesi precedenti dando un segnale di inversione di trend. Sulla base di questa situazione pregressa, l'investitore potrebbe pensare che al ripetersi dello stesso schema, anche in futuro potrebbe verificarsi nuovamente un'inversione di trend. Se questo presupposto porta l'investitore ad impiegare nell'operazione una parte eccessiva del capitale, si espone così al rischio di rovina, visto che la probabilità che l'inversione dei prezzi si verifichi ancora è indipendente rispetto a quanto accaduto in passato.

Finanza alternativa: definizione e significato

Definizione di finanza alternativa

Che cos'è la finanza alternativa e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per finanza alternativa s'intende generalmente un meccanismo di disintermediazione dai prodotti dell'industria finanziaria in favore di alcune piattaforme di crowdfunding, attraverso le quali si mettono in comunicazione diretta potenziali creditori e debitori al fine di finanziare specifici progetti di sviluppo.

Come funziona la finanza alternativa

La finanza alternativa permette di condividere attraverso un processo collaborativo il capitale a disposizione dei creditori, per sostenere e finanziare progetti di sviluppo di tipo immobiliare o imprenditoriale. Il valore della finanza alternativa è rappresentato soprattutto dal potenziale sinergico degli scambi, stante che i finanziatori possono mettere a disposizione anche capitali molto piccoli o limitati per investire in più progetti.

Lo sviluppo della finanza alternativa

Strumenti come il crowdfunding sono in continuo sviluppo, tanto che quotidianamente si vedono affacciarsi nuovi operatori sul mercato. La finanza alternativa potrebbe avere un ruolo crescente nello scenario finanziario del prossimo futuro, soprattutto in un momento in cui l'accesso al credito tradizionale soffre delle conseguenze negative delle recenti crisi di settore. Dal punto di vista dei volumi si tratta però di un fenomeno ancora ai primi stadi di sviluppo.