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Partita IVA inattiva: cos'è, definizione, significato e conseguenze

La partita IVA inattiva è spesso definita come dormiente e rappresenta una nozione utile da conoscere in particolare per le possibili conseguenze fiscali. Si tratta di un'eventualità che può capitare quando si decide di aprire un'impresa o di ricorrere al lavoro autonomo, senza poi esercitare effettivamente e quindi senza dare seguito alla movimentazione fiscale. Di fatto, una partita IVA inattiva deve però essere chiusa presentando un'apposita istanza all'Agenzia delle Entrate.

Spesso si sceglie di non chiudere la partita IVA anche se non viene più movimentata, ad esempio perché si trova un lavoro da dipendente in un periodo successivo all'apertura. In casi come questi, c'è però il rischio concreto che l'Agenzia delle Entrate proceda alla chiusura d'ufficio. Una prassi che viene attuata quando non vi sono movimenti nei tre anni precedenti al controllo.

Qual è il significato della Partita IVA inattiva e quali sono le conseguenze

Come già anticipato, una partita IVA che non viene più utilizzata deve essere chiusa dal contribuente. Per farlo, è necessario compilare e inviare all'Agenzia delle Entrate il Modello AA9/12 entro 30 giorni dalla data di cessazione dell'attività. Qualora il contribuente non provveda alla comunicazione, è la stessa AdE che dopo i controlli del caso provvede ad eseguire la chiusura di ufficio e ad avvisare il contribuente.

Dal punto di vista formale, è sempre possibile procedere ad una verifica della partita IVA per controllare se il numero risulta attivo. In caso contrario, la partita IVA può risultare sospesa o anche cessata. I recenti aggiornamenti legislativi hanno previsto l'eliminazione delle sanzioni per la mancata dichiarazione di cessazione dell'attività. 

Cosa fare se si riceve la comunicazione di chiusura della partita IVA inattiva

Una volta ricevuta la dichiarazione di chiusura da parte dell'Agenzia delle Entrate, il contribuente ha a disposizione 30 giorni per comunicare eventuali errori, chiedere chiarimenti oppure inviare una richiesta di rettifica.

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