La partita IVA inattiva è spesso definita come dormiente e rappresenta una nozione utile da conoscere in particolare per le possibili conseguenze fiscali. Si tratta di un'eventualità che può capitare quando si decide di aprire un'impresa o di ricorrere al lavoro autonomo, senza poi esercitare effettivamente e quindi senza dare seguito alla movimentazione fiscale. Di fatto, una partita IVA inattiva deve però essere chiusa presentando un'apposita istanza all'Agenzia delle Entrate.
Spesso si sceglie di non chiudere la partita IVA anche se non viene più movimentata, ad esempio perché si trova un lavoro da dipendente in un periodo successivo all'apertura. In casi come questi, c'è però il rischio concreto che l'Agenzia delle Entrate proceda alla chiusura d'ufficio. Una prassi che viene attuata quando non vi sono movimenti nei tre anni precedenti al controllo.