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Investimenti alternativi di portafoglio: definizione, cosa sono e come funzionano

Cosa sono gli investimenti alternativi e come funzionano. Partiamo da una definizione di base, per capire quale applicazione possono avere all'interno di un portafoglio di lungo termine. Con questa accezione si intende generalmente degli elementi di diversificazione con rischio e rendimento potenzialmente più elevati. Si tratta di investimenti non tradizionali e che possono avere anche dei vantaggi a livello fiscale, in base alla specifica legislazione nel quale operano.


Investimenti alternativi: alcuni esempi 

Dopo aver visto una definizione, passiamo a un elenco dei principali investimenti alternativi di portafoglio. Tra questi troviamo offerte di private equity, hedge fund, collocamenti immobiliari privati, fondi chiusi, materie prime. In base all'inserimento di questo genere d'investimenti, è possibile diversificare anche il rischio di portafoglio.

La diversificazione può essere importante sia per mitigare il rischio, sia per proteggersi contro eventuali storni di mercato. Gli investimenti alternativi possono essere di aiuto anche per decorrelare il proprio portafoglio da alcuni specifici asset, oppure da una esposizione di natura valutaria.

La crescita del rendimento di portafoglio tramite gli investimenti alternativi

Dal punto di vista operativo, gli investimenti alternativi possono essere utilizzati anche con l'obiettivo di migliorare il rendimento generale ottenuto. Questi investimenti offrono infatti esposizioni ad investimenti caratterizzati dalla elevata generazione di reddito, garantendo al contempo delle entrate non direttamente collegate agli asset più tradizionali come le azioni oppure le obbligazioni, Infine, in alcuni casi possono garantire anche dei vantaggi fiscali. Ad esempio, grazie al differimento delle plusvalenze .

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