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Finanza aziendale o d'impresa: definizione e significato

Definizione di finanza aziendale

Che cos'è la finanza aziendale o d'impresa e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per finanza aziendale (conosciuta in lingua inglese come corporate finance) s'intende generalmente quella branca della finanza che si occupa di analizzare le decisioni societarie attraverso specifiche tecniche di valutazione e di analisi.

Come funziona la finanza aziendale

La finanza aziendale si pone l'obiettivo di cercare il migliore equilibrio possibile tra le fondi già disponibili all'interno dell'impresa e gli impieghi su cui è possibile investire il capitale, con l'obiettivo di ottimizzare la gestione secondo principi di efficienza ed efficacia. In questo modo, è possibile garantire al capitale il miglior rendimento possibile rispetto al rischio che viene sostenuto.


In che modo la finanza aziendale è di aiuto all'impresa

Seguendo la metodologia appena esposta, la finanza aziendale consente all'impresa di scegliere quei progetti nei quali è possibile massimizzare il valore, ponendo al medesimo tempo attenzione al rischio di dissesto o di fallimento. Per riuscire in questo compito. si deve quindi allineare sia gli obiettivi che le strategie da perseguire per raggiungerli, esprimendo delle corrette analisi sia riguardo l'attività dell'impresa nel breve termine che nel medio e lungo termine.

Finanza comportamentale: definizione e significato

Definizione di finanza comportamentale

Che cos'è la finanza comportamentale e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per finanza comportamentale s'intende un insieme di ricerche finalizzate ad unire economia e psicologia cognitiva, con l'obiettivo di analizzare il modo in cui gli individui prendono decisioni economiche ed i relativi riflessi sui mercati.

Come funziona la finanza comportamentale

Rispetto all'economia classica, nella quale si postula che l'individuo prenda decisioni sulla base del solo agire razionale, la finanza comportamentale prevede che possano esistere pulsioni e moti d'irrazionalità nell'agire economico. Agli albori i primi studi di finanza comportamentale partivano quindi dall'osservazione sul campo, ad esempio attraverso contesti sperimentali oppure indagini compiute attraverso audit e sondaggi. Nel tempo gli strumenti a disposizione dei ricercatori si sono evoluti ed hanno inglobato anche macchinari molto sofisticati. Un esempio è l'utilizzo della risonanza magnetica funzionale per comprendere quali aree del cervello si attivano durante una decisione d'acquisto.

Il focus della finanza comportamentale

Nel tempo la finanza comportamentale si è focalizzata su specifici comportamenti riguardanti i processi decisionali. Tra i paradigmi più discussi troviamo i paradossi nelle decisioni di acquisto e l'avversione alla perdita, un comportamento che pare manifestarsi anche negli investitori attraverso la mancanza di volontà di vendere una posizione azionaria o altri strumenti finanziari per limitare le perdite, perché questo significherebbe accettare di aver sbagliato operazione.

Le gestioni patrimoniali in fondi: cosa sono e come funzionano

Definizione di gestioni patrimoniali in fondi

Cosa sono le gestioni patrimoniali in fondi e come funzionano? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con il termine (spesso abbreviato con la dicitura GPF) s'intende generalmente una categoria di prodotti finanziari destinati ad impiegare il capitale raccolto dai risparmiatori in un pacchetto di fondi comuni d'investimento. In questo modo, l'investitore affida in via fiduciaria al gestore patrimoniale la scelta dei prodotti da acquistare, principalmente sulla base del profilo di rischio evidenziato durante i colloquio conoscitivi ed in funzione degli obiettivi.

Come funziona la gestione patrimoniale in fondi

Proprio l'ultimo aspetto citato rappresenta probabilmente il miglior vantaggio delle gestioni patrimoniali in fondi, visto che il denaro raccolto viene investito seguendo un attento profilo di rischio. Questo implica tenere conto della massima perdita tollerabile dall'investitore; un elemento che non sempre risulta chiaro o esplicito in chi ricorre al fai da te. Di contro, vi è da sottolineare che spesso i gestori di fondi prediligono prodotti riconducibili al medesimo gruppo bancario di cui fanno parte, pertanto i costi possono incidere sulle performance in maniera maggiormente rilevante rispetto alla scelta diretta dei prodotti.

Le linee di gestione ed i fondi acquistati

Generalmente una gestione patrimoniale in fondi prevede inizialmente la scelta da parte dell'investitore di una linea di investimento (basata sull'obiettivo che si intende raggiungere). Le linee più prudenti sono composte in maggioranza da fondi obbligazionari, mentre al crescere dell'aggressività cresce anche il peso dei fondi azionari. La diversificazione del rischio può avvenire sia a livello geografico che di comparto, mentre la rendicontazione dei risultati in favore dell'investitore possiede generalmente scadenza trimestrale.

Capire il funzionamento delle gestioni patrimoniali

Dal punto di vista generale, è importante sottolineare che la gestione patrimoniale è più di una semplice attività di consulenza sugli investimenti. Ad esempio, può includere tutte le parti della vita finanziaria di una persona. Si pensi ad esempio agli investimenti immobiliari o alle coperture di natura assicurativa. Invece di tentare di integrare pezzi di consulenza e vari prodotti da più professionisti, gli individui con un patrimonio elevato hanno maggiori probabilità di beneficiare di un approccio integrato. 

Scegliendo una gestione patrimoniale ci si affida ad un singolo manager, il quale coordina tutti i servizi necessari per gestire il loro denaro e pianificare le loro esigenze attuali e future. In alcuni casi, un consulente di gestione patrimoniale può coordinare il contributo di esperti finanziari esterni e di professionisti in grado di garantire servizi aggiuntivi al cliente (per esempio, un avvocato o un contabile) per elaborare la strategia ottimale anche dal punto di vista fiscale. Infine, alcuni gestori patrimoniali forniscono servizi bancari o consigli su attività filantropiche.

Fondi di fondi: definizione e significato

Definizione di Fondi di Fondi

Cosa sono i fondi di fondi e come funzionano? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per fondi di fondi s'intende generalmente una categoria di fondi comuni d'investimento che operano attraverso l'acquisto di quote di altri fondi comuni, oppure in altre attività finanziarie disponibili sul mercato.

Come funzionano i fondi di fondi

I fondi di fondi sono prodotti distribuiti dalle Società di Gestione del Risparmio e presentano il vantaggio di ampliare la diversificazione del rischio d'investimento, poiché differenziano le operazioni in settori economici e stili di gestione differenti. Il principale svantaggio deriva invece dall'aumento dei costi che questa strategia comporta per il sottoscrittore.

Il problema della trasparenza nei fondi di fondi

Una ulteriore criticità riguardante questo tipo di prodotti riguarda la trasparenza degli investimenti, poiché talvolta gli investitori non ricevono notizie altrettanto dettagliate in merito alla destinazione del capitale investito rispetto a quanto non avverrebbe con un fondo comune d'investimento di tipo tradizionale.

Diversificazione geografica: definizione e significato

Diversificazione geografica: definizione e significato
Diversificazione geografica: definizione e significato

Che cos'è la diversificazione geografica degli investimenti e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per diversificazione geografica s'intende generalmente una pratica finalizzata a diversificare il portafoglio dei propri investimenti sulla base di diverse regioni, in modo da ridurre il rischio generale ed aumentare le possibilità di profitto.

La diversificazione geografica è quindi una strategia di investimento cruciale per gestire efficacemente il rischio e ottimizzare i rendimenti. Per comprenderne appieno il significato e l'importanza, è fondamentale fare riferimento alla definizione operativa. In termini semplici, la diversificazione geografica implica la distribuzione degli investimenti attraverso diverse regioni geografiche. Questo approccio è motivato dalla volontà di non concentrare tutti gli investimenti in una singola area geografica, che potrebbe essere soggetta a specifici rischi economici, politici o naturali.

Come funziona la diversificazione geografica

La diversificazione geografica si basa sul presupposto che il rischio presente nei diversi mercati possa essere sufficientemente scorrelato da garantire il capitale in caso di eventi negativi. Ad esempio, scegliendo di investire contemporaneamente nei Paesi industrializzati ed in quelli Emergenti, al verificarsi di una crisi recessiva dei primi si potrà ottenere una compensazione con la crescita dei secondi e viceversa. La diversificazione può avvenire anche a livello di singoli titoli azionari, ad esempio quando l'investitore decide di investire in multinazionali che operano in numerose nazioni.

La diversificazione geografica funziona sulla base del principio che le varie regioni del mondo reagiscono in modo diverso agli eventi economici e politici. Mentre un'economia può essere in recessione, un'altra può essere in fase di rapida crescita. Investendo in diverse aree geografiche, gli investitori possono ridurre l'impatto negativo che eventi avversi in una specifica regione potrebbero avere sul loro portafoglio complessivo.

Questa strategia non solo riduce il rischio, ma può anche aumentare le possibilità di profitto. Investendo in mercati diversi, gli investitori hanno la possibilità di beneficiare delle performance positive di alcune regioni, compensando così le prestazioni meno favorevoli di altre. Inoltre, la diversificazione geografica consente agli investitori di sfruttare opportunità di investimento che potrebbero non essere disponibili nel loro mercato domestico.

L'impatto delle valute nella diversificazione geografica e delle spese di transazione

Un elemento da tenere presente nella diversificazione geografica è l'esposizione al rischio valutario, visto che le fluttuazioni dei cambi possono vanificare i vantaggi offerti da questa strategia operativa. Molti fondi d'investimento neutralizzano questa eventualità acquistando delle coperture sui cambi, con il vantaggio di limitare il rischio valuta e lo svantaggio di far crescere i costi di gestione.

In aggiunta, implementare una strategia di diversificazione geografica richiede una comprensione approfondita dei diversi mercati e delle loro potenziali interazioni. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente fattori come la stabilità politica, le condizioni economiche, le valute e le politiche fiscali dei diversi paesi in cui intendono investire. È altrettanto importante tenere in considerazione le spese di gestione e i costi di transazione associati agli investimenti in mercati esteri.

La diversificazione geografica è una tattica efficace per gestire il rischio e cercare di migliorare i rendimenti. Offre agli investitori un modo per proteggersi da rischi specifici legati a una singola regione e sfruttare la crescita e le opportunità in diverse parti del mondo. Ma come per ogni strategia di investimento, è fondamentale procedere con una pianificazione attenta e un'analisi approfondita per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.

Come utilizzare a proprio vantaggio la diversificazione geografica negli investimenti

Sfruttare la diversificazione geografica negli investimenti può sembrare una sfida, ma è un'opportunità eccellente per espandere il proprio portafoglio e ridurre i rischi. Per farlo efficacemente, devi considerare molteplici aspetti.

Prima di tutto, familiarizza con i mercati globali. Questo non significa solo guardare alle grandi economie come gli Stati Uniti o la Cina, ma anche esplorare mercati emergenti o meno noti. Ogni mercato ha le sue unicità, tra cui tendenze economiche, stabilità politica e politiche monetarie. Conoscere queste dinamiche ti aiuterà a prendere decisioni più informate.

Successivamente, è fondamentale non limitarsi a seguire le mode. A volte, i mercati emergenti possono sembrare attraenti a causa della loro rapida crescita, ma è importante valutare i rischi e le opportunità in modo equilibrato. La diversificazione non significa inseguire il rendimento più alto, ma bilanciare il portafoglio per ridurre i rischi complessivi.

Un altro aspetto importante è la considerazione delle barriere e delle sfide specifiche di ciascuna regione. Questo potrebbe includere differenze nelle normative, barriere alla lingua, e differenze nei comportamenti dei consumatori. Avere una comprensione di queste barriere ti permetterà di navigare meglio nei diversi mercati.

Sospensione delle contrattazioni o trading halt: definizione e significato

Definizione di sospensione delle contrattazioni

Che cos'è la sospensione delle contrattazioni (in inglese trading halt) di un titolo azionario e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con questa accezione s'intende il fenomeno per il quale un titolo quotato sui mercati finanziari viene sospeso dalla tradizionale contrattazione, fino a quando non si verificano le condizioni più idonee per la sua riammissione.


Come funziona la sospensione dalle contrattazioni

A livello operativo la sospensione può essere automatica oppure di tipo discrezionale. Nel primo caso si tratta di un'eventualità che si verifica quando la variazione dei prezzi avviene superando i limiti consentiti tra minimi e massimi. Nel secondo caso si tratta invece di un meccanismo che si attiva nel momento in cui si verificano anomalie nei prezzi, oppure nella quantità di azioni che vengono scambiate. Un'altra eventualità è quella di informazioni particolarmente delicate o sensibili per il mercato.


La sospensione di borsa per motivi tecnici 

Un ultimo caso nel quale è possibile che si verifichi la sospensione delle contrattazioni è di natura tecnica. In questo scenario si verificano delle circostante che non permettono il regolare andamento delle contrattazioni sul mercato, pertanto il sistema di scambio può essere sospeso fino a quando non viene ripristinato il suo normale funzionamento.

Junk Bond: definizione e significato

Definizione di Junk Bond

Cosa sono i junk bond e come funzionano? Vediamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per junk bond s'intendono generalmente i "titoli spazzatura" (traduzione letterale), ovvero strumenti obbligazionari caratterizzati da rischio e rendimento elevato per via dell'elevata probabilità di fallimento dell'emittente.

Come funzionano i Junk Bond

Questo genere di obbligazioni presenta elevato rischio di perdere tutto oppure in parte il capitale prestato, pertanto sono generalmente classificate dalle agenzie di rating con voto inferiore alla tripla B (cioè sotto la BBB secondo la classificazione dell'agenzia Standard & Poor'S). Nonostante ciò, questi strumenti hanno comunque un certo appeal sugli investitori perché consentono rendimenti maggiori rispetto al mercato, pertanto possono essere scelti dagli investitori e operatori per una posizione che occupi una parte limitata del proprio portafoglio (in modo da stabilizzare il rischio).

La classificazione dei junk bond

Il rating delle cosiddette obbligazioni spazzatura può variare nel tempo in base all'evoluzione dell'emittente. Pertanto i bond possono effettivamente andare in default (un rischio che aumenta in caso di peggioramento della situazione macroeconomica), ma possono anche salire nella valutazione di rating (nel caso in cui l'emittente migliori le proprie performance).