Il caso Evergrande in Cina sta occupando le prime pagine di tutti i principali giornali e notiziari finanziari del mondo. Per molti l'azienda rappresentava semplicemente uno dei principali colossi imprenditoriali cinesi legati al settore del mattone. Ma lo spettro del rischio di default dell'azienda ha riacceso il dibattito pubblico globale sulle imprese troppo grandi per fallire (too big to fail) e sulla diffusione dell'azzardo morale nei mercati finanziari.
Vediamo quindi di chiarire in modo semplice che cos'è Evergrande, cosa sta accadendo in relazione alla vicenda e quali sono i possibili sviluppi della vicenda. Ci sono infatti tanti aspetti meno noti rispetto alla società immobiliare, come ad esempio il fatto che la holding del gruppo è registrata alle isole Cayman.
Che cos'è l'azienda Evergrande e quali sono le sue caratteristiche
Evergrande è conosciuta anche come Hendgda Group (il termine corrisponde alla sua precedente denominazione). Wikipedia la inquadra come "la seconda azienda di sviluppo immobiliare in Cina. Ha la sede nella provincia meridionale del Guangdong, e vende appartamenti per lo più ai ceti medio alti". La valenza globale di questa conglomerata è sottolineata dal fatto che rientra all'interno delle 500 prime aziende al mondo secondo la classifica stilata da Fortune. Al riguardo, l'ultima posizione assegnatagli nel corso del 2021 è la 122.
Il fondatore della società è Xu Jiayn, che aprì la prima sede delle società a Guangzhou, in italaiano spesso tradotto di Canton, nell'ormai lontano 1996. Si tratta della più grossa città affacciata sull'oceano della parte meridionale della Cina, con oltre 46 milioni di abitanti. Il gruppo è stato quotato presso la borsa di Hong Kong nel 2009 e la sua IPO riuscì a raccogliere oltre 722 milioni di dollari.
Evergrande: cos'è il core business e come funziona il conglomerato cinese
Il suo core business è legato al settore immobiliare. Evergrande Real Estate è infatti la principale impresa immobiliare in Cina. Nelle sue attività sussidiarie troviamo però attivi legati al settore dello sport, dei viaggi, dell'automobile, delle energie rinnovabili e della salute, oltre che nella finanza e nei beni di largo consumo.
Evergrande e la crisi del titolo in borsa: perché rischia il default
Dal punto di vista pratico, la crisi di Evergrande attualmente in corso deriva dal forte rally del settore immobiliare cinese. La crescita sarebbe avvenuta con un forte ricorso al debito, utilizzato per alimentare l'intero comparto immobiliare cinese. La pandemia e il rallentamento dell'economia locale e globale ha però comportato un veloce deterioramento dei fondamentali della società.
Le condizioni restrittive sul debito dettate dal contesto macroeconomico hanno così comportato numerose insolvenze nei confronti dei fornitori della società. Il rischio di default è quindi dietro l'angolo, stante che la società ha difficoltà a pagare gli interessi sul proprio debito e ad ottenere nuovi finanziamenti. Recentemente, il trading in obbligazioni Evergrande è stato sospeso, in coincidenza al downgrade praticato dalle Agenzie di rating rispetto al livello di rischio dell'investimento in questi titoli.
Gli scenari relativi al caso Evergrande
Dal punto di vista formale, la crisi legata ad Evergrande potrebbe risolversi con una ristrutturazione del debito. Questo scenario rappresenterebbe quello migliore per gli investitori, nonostante implichi una perdita in conto capitale. Una seconda possibilità, oltre alla ristrutturazione aziendale, è quella del default. Ne seguirebbe una liquidazione, ma nessuno è in grado di predire quale sarebbe il risultato finale.
Un fallimento di Evergrande avrebbe infatti non solo un impatto negativo sull'economia cinese. La valenza globale della società avrebbe ricadute pesanti e indirette su tutti i mercati finanziari e quindi anche su coloro che non hanno investimenti diretti all'interno della società.