Tra gli aspetti finanziari e fiscali che un manager o un imprenditore devono tenere in considerazione per gestire correttamente un'impresa c'è il credito d'imposta. Si tratta di un elemento importante, soprattutto per le piccole e medie imprese, che possono beneficiare di questa agevolazione per compensare oneri fiscali o investimenti.
Per cercare di capire di cosa si tratta, partiamo da una definizione operativa. Per credito d'imposta si intende un credito verso lo Stato che conduce a una riduzione di un debito o delle imposte da pagare. Quest'ultimo viene quindi riconosciuto attraverso la compensazione che avviene con la dichiarazione. Tale genere di agevolazione è spesso utilizzata quando si verificano eventi emergenziali, oppure per finanziare particolari settori o ancora progetti di ricerca.
Cos'è e come funziona il credito di imposta
Dal punto di vista operativo, il credito di imposta può essere compensato rispetto a eventuali debiti oppure a somme dovute all'erario. Per poterne beneficiare, l'azienda o il contribuente devono chiedere il rimborso attraverso una specifica dichiarazione. Il credito di imposta può essere maturato nei confronti di molteplici enti pubblici, come lo Stato, le Regioni, il Comune. Altresì, possono rientrare in questa accezione anche l'Inps e l'inail.
Il calcolo del credito di imposta varia in base alla percentuale rimborsabile e agli anni nei quali la legge ne prevede il rimborso. Ad esempio, un credito di imposta decennale del 30% su una spesa di 100mila euro può garantire la compensazione annuale di 3mila euro per un periodo di 10 anni.
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