Investimenti a breve termine, quali sono e come funzionano? Iniziamo a definire il perimetro del concetto evidenziando che si tratta di soluzioni pensate per coloro che hanno necessità di ottenere rendimento da una somma di denaro svincolabile in un lasso di tempo ridotto. È chiaro quindi che in tempi di rendimenti bassi dei mercati finanziari, l'attesa dell'investitore deve risultare moderata.
Di fatto, la teoria economica spiega che per ottenere ritorni elevati bisogna accettare rischi importanti, che possono essere compensati dai rendimenti solo nel medio e lungo termine. È chiaro quindi che il riferimento va a prodotti sicuri, dove a prevalere è la conservazione del capitale.
Quali sono gli investimenti a breve termine? Alcuni esempi
Entrando nel merito della questione, gli investimenti del breve termine sono tutti quei prodotti a durata limitata e/o svincolabili in un lasso di tempo esiguo. Rientrano in questa categoria i conti deposito, le obbligazioni a scadenza annuale e i prodotti finanziari e assicurativi volti alla conservazione del capitale. Tre classiche tipologie di investimenti a breve termine sono i buoni fruttiferi postali, i CCT e i BTP.
Una ulteriore opzione è quella dei fondi monetari, i certificati di deposito e i conti corrente remunerati. Anche alcune tipologie di ETF, acquistabili in borsa, rappresentano buone forme di investimenti a breve termine. Sono da escludere azioni, la cui volatilità potrebbe comportare perdite importanti in caso di detenzione a breve.
Il lasso di tempo degli investimenti a breve termine
Riassumendo, la caratteristica principali degli investimenti a breve termine si trova nella scadenza temporale massima fissata a 12 - 18 mesi. Una seconda caratteristica fondamentale per questa categoria è la facilità con cui il prodotto finanziario può essere liquidato. Una terza caratteristica è il livello di rischio basso. L'alternativa consiste nel lasciare semplicemente il denaro sul conto corrente. Non si tratta comunque di una strategia finanziariamente ottimale perché in un contesto di tassi a zero comporta una perdita del valore del capitale per via dell'inflazione e dei costi di mantenimento.
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