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Categoria Catastale: significato e definizione

Definizione di Categoria catastale
Che cos'è la categoria catastale e come funziona? Scopriamo insieme una definizione operativa. Per categoria catastale s'intende generalmente la modalità con cui viene effettuata la classificazione dei beni immobili.

Quali sono le categorie catastali?
Esistono differenti categorie catastali, a seconda della destinazione d'uso degli immobili. Le categorie principali sono cinque e sono contraddistinte dalle prime lettere dell'alfabeto:
  • A per le abitazioni e per le relative pertinenze;
  • B per gli immobili pubblici;
  • C per gli immobili di tipo commerciale;
  • D per gli immobili di tipo industriale;
  • E per gli immobili speciali.


Calcolare Imu; definizione e metodo

Definizione di Come calcolare l'Imu
Come si calcola l'Imu e quanto pagare per l'imposta municipale unica? Scopriamo insieme come deve essere effettuato il calcolo dell'Imu. Per calcolare l'Imposta Municipale Unica è necessario prima di tutto conoscere il valore catastale dell'immobile.

Successivamente, bisogna applicare la prima rivalutazione catastale, moltiplicando l'importo per 105 (ovvero del 5%) qualora sia un bene immobile o per 125 (ovvero del 25%) qualora sia un terreno. Fatto ciò, si determina il valore finale utile per il calcolo della base imponibile con i moltiplicatori, a seconda della categoria catastale del bene immobiliare.

I moltiplicatori dell'Imu sono:
  • 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
  • 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
  • 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10 e D/5;
  • 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D (con esclusione della categoria D/5), tale moltiplicatore sarà elevato a 65 a decorrere dal 1º gennaio 2013;
  • 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1;
  • 135 per i terreni (per i coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola il moltiplicatore è ridotto a 110).
A questo punto sarà possibile applicare le aliquote Imu, che per il momento sono decise solo a livello centrale e che potranno essere passive di modifiche ulteriori da parte dei comuni.

Le aliquote dell'Imu sono:
  • 0,4% per l'abitazione principale, modificabile dello 0,2% in aumento o diminuzione;
  • 0,2% per i fabbricati rurali (ad uso strumentale del coltivatore diretto), i comuni possono ridurla a 0,1%;
  • 0,76% per i terreni che non producono reddito fondiario e per quelli concessi o affittati a terzi, modificabile fino a 0,4%;
  • 0,76% per i restanti casi, modificabile da 0,46% a 1,06%.
Applicando le aliquote alla base d'imposizione otterrete l'importo totale da pagare per l'Imu. Tale importo è al momento rateizzabile in due rate imu qualora si tratti di abitazione secondaria e tre rate quando siamo in presenza di abitazione principale.