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Scenario macroeconomico: definizione e significato

Definizione di scenario macroeconomico

Che cos'è lo scenario macroeconomico e come funziona la sua interpretazione? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con l'accezione s'intende generalmente la descrizione del sistema economico a livello aggregato attraverso lo studio dei singoli operatori e dei principali indicatori.

Come funzionano gli scenari macroeconomici

Per la realizzazione di uno scenario macroeconomico vengono analizzate diverse variabili, le quali tendono nel breve, medio e lungo periodo alla ricerca di un equilibrio. Tra le variabili troviamo ad esempio la domanda aggregata e l'offerta aggregata, il prodotto interno lordo, l'indice dei consumi e degli investimenti del Paese oggetto di studio, la bilancia dei pagamenti e l'evoluzione della moneta. Altri fattori importanti sono poi i livelli di occupazione e disoccupazione, le aspettative degli operatori e la politica fiscale ed economica decisa dal Governo locale.

L'importanza dell'orizzonte temporale nella definizione degli scenari

Nella redazione di un corretto scenario economico assume particolare rilevanza l'orizzonte temporale delle analisi. I modelli di studio delle variabili macroeconomiche analizzano il breve, medio e lungo periodo. In particolare, la teoria economica studia le cause che determinano delle variazioni nei redditi, nei consumi e nei processi produttivi.


Guerra commerciale: definizione e significato

Definizione di guerra commerciale

Che cos'è la guerra commerciale e come si sviluppa nei mercati internazionali? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con l'accezione s'intende una politica economica volta al protezionismo e finalizzata ad ostacolare la concorrenza tra stati esteri. Per riuscire in questo obiettivo si ricorre a diversi strumenti, tra cui dazi doganali e politiche di dumping o contingentamento. 

Come funziona la guerra commerciale

Tra le principali strategie di guerra commerciale utilizzate dagli Stati troviamo l'applicazione di dazi protettivi ai prodotti importanti (aumentandone così il prezzo rispetto agli omologhi nazionali) ed a quelli esportati (in genere materie prime). Si ricorre inoltre alla creazione di norme il cui secondo fine è quello di impedire importazioni specifiche (ad esempio legislazioni sanitarie). Dal punto di vista produttivo si utilizzano tecniche di dumping (cioè alla vendica sottocosto su mercati esteri di prodotti nazionali) e si garantiscono premi e agevolazioni agli esportatori.

Robo Advisor: definizione e significato

Definizione di Robo Advisor

Che cos'è un robo advisor e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con il termine s'intende generalmente una piattaforma d'investimento automatizzata che prende decisioni di acquisto o di vendita sulla base dei segnali forniti da un algoritmo. Questo meccanismo prevede quindi che vi sia poca o nulla supervisione umana nell'attività di compravendita.

Come funziona un roboadvisor

L'utilizzo di piattaforme d'investimento basate su algoritmi automatizzati sta divenendo sempre più frequente, per via dei vantaggi correlati. Uno di questi è senz'altro riferibile ai costi, che possono essere abbattuti notevolmente rispetto ai fondi d'investimento tradizionali. Secondariamente, l'eliminazione dell'intervento umano porta anche a seguire con più precisione i principi operativi previsti dal trading system. Di contro, i roboadvisor non sono generalmente personalizzati sulla base delle specifiche esigenze del cliente e quindi non possono fornire consulenze su misura. Non esiste inoltre un approccio faccia a faccia come avviene generalmente con un consulente fisico.

Big Data in economia: definizione e significato

Big data in economia: definizione e significato

Cosa sono i big data e come funzionano? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con l'accezione s'intende generalmente l'insieme delle tecnologie e dei metodi massivi di esplorazione e analisi dei dati, utilizzati per comprendere le relazioni tra fenomeni diversi e per prevedere l'andamento futuro di tali relazioni.

Come funzionano i Big Data in economia

L'analisi dei Big Data viene utilizzata in finanza, economia e marketing per cercare di prevedere l'andamento dei trend futuri. Un sistema rientra in questa accezione quando è in grado di acquisire informazioni che arrivano da diverse sorgenti, compiendo un'analisi complessiva. Un tipico utilizzo, ad esempio, potrebbe essere la ricerca di schemi in grado di anticipare il possibile andamento di uno strumento finanziario in borsa, oppure il trend di sviluppo di un determinato settore dell'economia.

Dazi economici: definizione e significato

Definizione di Dazi in economia

Che cosa sono i dazi e come funzionano? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con l'accezione "dazi" s'intende generalmente una barriera artificiale destinata a limitare il flusso di beni tra due o più Paesi, al fine di rendere esplicite particolari esigenze di politica economica. 

Come funzionano i dazi

Nella maggior parte dei casi i dazi vengono applicati a specifici beni e settori, che diventano oggetto di apposite dichiarazioni doganali. L'importatore assolve quindi il dazio, pagando il corrispettivo dovuto e garantendo così l'introito fiscale deciso dal legislatore. I dazi possono prendere forma anche come delle tasse sulle esportazioni, ad esempio per Paesi particolarmente ricchi di materie prime.


Neuroeconomia: definizione e significato

Definizione di neuroeconomia

Che cos'è la neuroeconomia e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per neuroeconomia s'intende generalmente un campo di ricerca che si occupa di studiare il modo in cui le persone prendono decisioni in relazione alle incombenze economiche. Si tratta di un campo di ricerca multi disciplinare, che mira ad integrare in senso sinergico economia, psicologia, neurologia, matematica e più in generale ogni ambito della ricerca scientifica in grado di fornire risposte sui processi di scelta.

Come funziona le neuroeconomia

La neuroeconomia basa la propria nascita sugli studi dell'economia comportamentale, assieme allo sviluppo contemporaneo di innovativi strumenti d'indagine neurologica. Si pensi alle tecniche di brain imaging, in grado di identificare quali aree del cervello "si accendono" (entrano in funzione) mentre un individuo compie delle scelte economiche. In questo modo. è possibile studiare con un livello di profondità inedito e rivoluzionario il modo in cui razionalità ed emotività si integrano quando un individuo compie una scelta in campo finanziario.

Digital Divide: Definizione e significato

Definizione di Digital Divide

Che cos'è il digital divide e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Con l'accezione s'intende solitamente il divario tra coloro che hanno la possibilità di utilizzare le risorse date dalla tecnologia informatica e dalla rete globale rispetto a chi ne è tagliato fuori parzialmente o totalmente.

L'impatto economico del Digital Divide

Purtroppo il divario digitale rappresenta un motivo di esclusione, producendo condizioni sfavorevoli non solo a livello economico, ma anche nell'istruzione e in senso generale nella qualità della vita degli individui. Tanto che la definizione allargata tiene conto anche della disparità che si viene a creare nella capacità di acquisire risorse materiali o conoscitive per via delle difficoltà di accesso alle tecnologie.

L'origine del termine ed il suo utilizzo

L'accezione "digital divide" è stata impiegata per la prima volta negli U.s.a.e si riferiva al mancato possesso o utilizzo del computer, Il concetto è poi diventato di uso comune quando vi ha fatto rifermento il Presidente americano Bill Clinton all'interno dei propri programmi di sviluppo economico. Nel medio termine l'intero arco politico americano ha cominciato a prestare attenzione al problema, impegnandosi in politiche attive per la riduzione del divario digitale tra la popolazione. Con la sua diffusione, il termine è entrato però anche nel linguaggio comune ed è stato utilizzato spesso con toni di critica globale, ad esempio per indicare le differenze tecnologiche tra i Paesi del primo, secondo e terzo mondo.